I robot negli ultimi anni si stanno facendo sempre più spazio nello scenario industriale. Pensate che solo in Italia i dati confermano una crescita delle richieste del 19%, per un totale di circa 8 mila unità vendute.
Recentemente abbiamo assistito all’avvento dei Cobot, che possono lavorare al di fuori delle “gabbie” tipicamente utilizzate per circondare i robot. Tracciare un confine preciso tra robot tradizionali e Cobot è diventato difficile e spesso si rischia di fare confusione tra i 2 concetti.
Sicuramente 2 punti fondamentali in cui Cobot e robot tradizionali differiscono sono la struttura meccanica ed il sistema di controllo. I robot “cobotizzati” mantengono la meccanica ed il controllo tipico dei robot, avvalendosi di qualche “trucchetto” come l’integrazione di componenti aggiuntivi come sensori, rivestimenti o tappetini sensitivi che ne permettono un utilizzo più collaborativo.
I Cobot nascono già come sistemi pienamente collaborativi, sia dal punto di vista della meccanica sia del sistema di controllo.
Lavorare accanto ad un operatore umano è il loro obiettivo, sono quindi progettati con spiccate caratteristiche di salvaguardia della sicurezza. La gamma di Cobot Doosan in particolare, si avvale di un raffinato sistema di sicurezza insito nel nucleo operativo (controller), che consiste nel controllo incrociato di 2 algoritmi di calcolo, che consentono il movimento del Cobot solo se i risultati combaciano.
Quando si parla di macchine che condividono uno spazio di lavoro con l’uomo la sicurezza non è mai troppa. Per questo Doosan ha equipaggiato i suoi Cobot di 6 celle di carico, una per ogni giunto, assicurando così una forza minima di contatto di 0,2N , in ottemperanza ai requisiti di sicurezza del quadro normativo attualmente vigente ISO 10218-1. A completamento dei sistemi di sicurezza sui Cobot Doosan è presente un led di segnalazione standard conforme alla normativa ISO 60204-1.
Oggi i Cobot sono “relegati” ad operazioni di assemblaggio, ma potenzialmente i Cobot possono essere utilizzati per molte altre applicazioni (Scoprile tutte nell’area dedicata “Applicazioni”del nostro sito).
La gamma di Cobot Doosan, all’apparenza contenuta, si presenta estremamente diversificata ed applicabile ad un vasto ventaglio di operazioni. Il modello M0609 grazie ai 6 kg di carico utile ed al raggio d’azione di 900 mm, lo rendono molto compatto ed adatto allo svolgimento di compiti rapidi in spazi angusti. Lo stesso raggio d’azione si trova sul modello M1509 caratterizzato però dal payload maggiore della categoria, 15 kg. Questo gli permette di movimentare carichi pesanti che possono rappresentare un pericolo per l’uomo. L’M0617 presenta al contrario lo sbraccio massimo del settore, 1,7 m, con una capacità di carico di 6 kg che gli permette di assolvere operazioni in cui è richiesto un grande raggio d’azione. Il modello M1013 si presenta, in fine, il più versatile con 10 kg di carico utile e raggio d’azione di 1,3 m, si adatta allo svolgimento di moltissime applicazioni.
Oltre agli innumerevoli campi applicativi ricordiamo che i Cobot ricadono tra le apparecchiature che possono fruire dell’iperammortamento. Opportunità che in Italia permette un ritorno sull’investimento ancor più tempestivo.
Ricordiamo che nonostante i vantaggi siano moltissimi, l’installazione di un Cobot richiede sempre un’analisi di fattibilità preventiva del progetto collaborativo. INDEVA, da quarant’anni esperta nella fornitura di soluzioni all’avanguardia per il material handling e la logistica di fabbrica, grazie alla business unit cobotics appositamente creata può guidarvi e consigliarvi nella scelta che più si adatta alla vostra problematica. Un plus non indifferente che vi farà sentire supportati e sicuri delle vostre scelte.